La mastoplastica del seno cadente

La mastoplastica del seno cadenteIl seno è definito flaccido se la piega sottomammaria è coperta da più di un centimetro di tessuto mammario quando il paziente è in piedi. La figura mostra vari gradi di ptosi mammaria, che è indicata da una quantità crescente di tessuto al di sotto della linea rossa.

La caratteristica comune dei primi 3 gradi di ptosi (B, C, D) è la maggiore distanza tra il capezzolo e la clavicola. Nel caso contrassegnato con la lettera E si tratta di una ptosi ghiandolare che mantiene la normale distanza.

Perché il seno cade?

Il seno può essere flaccido per motivi genetici “modello” o per sviluppo morfologico associato a fluttuazioni di peso e/o gravidanza. Il “modello” acquisito è quindi il risultato di un rilassamento della pelle dovuto a tensioni meccaniche dovute all’aumento e alla diminuzione di volume. Nel caso della ptosi ghiandolare, invece, si ha una diminuzione del tessuto ghiandolare nella cute conservata.

Chirurgia estetica della mammella cadente

Il seno cadente è un inestetismo particolarmente odiato dalle donne in quanto simboleggia in qualche modo la decadenza femminile. Allo stesso tempo, la soluzione è spesso ottimale (buon risultato con poche cicatrici), ma nei casi più gravi inevitabilmente con una serie di incisioni e le conseguenti cicatrici.

L’operazione di scelta per il seno cadente di tipo E è l’aumento del seno, che ripristina la sostanza persa dal tessuto della ghiandola mammaria con l’inserimento della protesi mammaria. Per la ptosi lieve – se il paziente è d’accordo a un leggero aumento del volume del seno, si raccomandano anche le protesi mammarie. In questo caso l’aumento di volume riempie anche il polo superiore del torace, creando un piacevole effetto lifting senza cicatrici. Nei casi C e D va scelta la mastopessi, in cui si asporta il tessuto cutaneo in eccesso, si suturano i lembi e si formano cicatrici più o meno estese.

Tutte le procedure per modellare il seno cadente possono essere eseguite in anestesia locale con sedazione profonda. Ciò consente un immediato recupero post-operatorio e riduce i rischi associati all’anestesia.

Risultato

Il risultato della correzione del seno cadente nei casi B e D è molto buono, poiché si ottiene un aspetto gradevole senza causare cicatrici esteticamente importanti. Nei casi C e D – poiché la procedura chirurgica prevede la rimozione della pelle in eccesso con cicatrici, il risultato è considerato soddisfacente se è migliore della situazione prima dell’operazione. Questa valutazione deve essere fatta dal paziente con serenità e maturità.

La paziente deve inoltre essere consapevole che in alcuni casi la mastopessi può danneggiare i dotti lattiferi e quindi portare alla perdita della capacità di allattare.